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Studio di psicologia

“SEBBENE I PROBLEMI E LE SOFFERENZE UMANE POSSANO APPARIRE COMPLESSI E PERSISTERE DA ANNI, NON PER QUESTO RICHIEDONO LUNGHE E COMPLICATE SOLUZIONI”

L’approccio strategico fornisce un’efficace alternativa alla tradizionale psicoterapia, fornendo soluzioni in tempi brevi e rendendo chi ne fruisce autonomo e indipendente dal terapeuta.

 

  • TERAPIA BREVE STRATEGICA
  • TERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE
  • TERAPIA PER BAMBINI E ADOLESCENTI
  • TERAPIA PER DISFUNZIONI SESSUALI
  • TERAPIA PERVERSIONI
  • TERAPIA DI COPPIA

COSA S’INTENDE PER PSICOTERAPEUTA O PROBLEM SOLVER STRATEGICO?

‘Il terapeuta / problem solver strategico svolge il ruolo di aiutare i clienti ad aiutare sè stessi a raggiungere obiettivi o a trovare soluzioni.’

L’approccio strategico è una modalità innovativa e rivoluzionaria di intervento psicoterapeutico per la rapida soluzione dei problemi individuali, sessuali, di coppia e di famiglia. La stessa base teorica ed operativa è applicabile, oltre al contesto clinico, a contesti sociali, educativi e aziendali.
La Terapia Breve Strategica si occupa di “come” costruiamo i problemi e cosa facciamo per mantenerli, ed interviene con specifiche strategie che alterano la prospettiva percettiva con cui il paziente è abituato a vedere ed affrontare il problema (le tentate soluzioni). La strategia introduce piccoli cambiamenti all’interno del sistema per generare una reazione a catena di successivi cambiamenti che condurrà al raggiungimento dell’obiettivo finale. Ciò produce cambiamenti rapidi e risolutivi. (Tratto da NEWSLELTTER CTS)

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Climbing

“il Benessere passa per il corpo ma anche per l’anima, perché allo stesso modo del corpo, anch’essa deve essere coccolata, educata, allenata per funzionare meglio.”

Alcuni periodi della vita ci appaiono particolarmente difficili e suscitano ansia, svalutazione, stress, difficoltà decisionali e incomprensioni con chi ci ama. Sono piccoli eventi che fanno parte della quotidianità (cambiare casa, lavoro, sposarsi, avere un figlio, laurearsi, entrare in menopausa), altre volte sono circostanze dolorose (separazione, lutto, perdita del lavoro).  Sottovalutare questi campanelli di allarme significa imprigionarsi in uno stato di malessere che finisce per influenzare la vita di tutti i giorni e indurre disagi psicologici più seri.

Confrontarsi con uno psicologo non significa, essere matti, vuol dire invece prendersi cura di sé, facendo sì che la crisi che stiamo vivendo diventi un periodo transitorio o, ancora meglio, un’occasione di conoscenza e potenziamento da cui emergere più forti e sereni.

Se scegli di cambiare la tua vita in meglio ponendo fine ad un periodo difficile, ad un pensiero che ti disturba, ad un comportamento che vorresti cambiare;

Se desideri trovare una soluzione ai  problemi o superare le difficoltà che ti allontanano dagli altri, puoi iniziare cogliendo questa piccola occasione di cambiamento.

La consulenza strategica breve è un approccio sempre più diffuso, in Italia e in America, per le sue caratteristiche di efficacia e rapidità di  risoluzione.

è orientata sul “presente”, per comprendere come mai, e non perché un problema esiste. Attraverso il dialogo e l’assegnazione di compiti, Terapeuta e paziente lavorano attivamente per raggiungere obiettivi o risolvere problemi in base al principio dell’imparare facendo, in cui il paziente è protagonista del proprio cambiamento ed è coinvolto nello sperimentare nuovi punti di vista, modificando le lenti con cui “osserva” il mondo e, di conseguenza, il problema.

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CEPICSEGRETERIA@YAHOO.IT

I SERVIZI DELLO STUDIO

La terapia breve strategica è utile nel trattamento di :
Disturbi d’ansia

– disturbo da attacchi di panico con e senza agorafobia
– disturbo d’ansia generalizzato
– fobia sociale
– disturbo post-traumatico da stress
– fobie specifiche
– ossessioni
– compulsioni
– disturbi somatoformi (ipocondria, dismorfofobia, ecc..)

Disordini alimentari

– Anoressia
– Bulimia
– Vomiting
– Binge Eating

Depressione

Disturbi sessuali

– difficoltà di erezione
– eiaculazione precoce
– vaginismo e dispaurenia
– disturbi del desiderio

Problemi relazionali nei diversi contesti

(coppia, famiglia, lavoro, sociale)

Problemi dell’infanzia e dell’adolescenza

– disturbo da deficit dell’attenzione con iperattività,
– disturbo oppositivo-provocatorio,
– mutismo selettivo,
– disturbo da evitamento,
– ansia da prestazione,
– fobia scolare
– disturbo da isolamento

Disturbi legati all’abuso di Internet

– la information overloading addiction: ovvero quando le informazioni non bastano mai
– lo shopping compulsivo in Rete
– on-line gambling: ovvero le scommesse in rete
– il trading on-line compulsivo
– la chat dipendenza
– la dipendenza da cybersesso

“I risultati ottenuti mediante trattamenti basati su interventi strategici ben costruiti, applicati presso il Centro di Terapia Strategica di Arezzo e nelle sedi affiliate in Italia, hanno dimostrato come sia possibile risolvere in maniera effettiva e ed in tempi brevi molti problemi di ordine psicologico.
Gli attuali dati di efficacia ed efficienza riportano infatti l’84% dei casi risolti in una media di 9 sedute.” (Da newsletter CTS)

CHI SIAMO

Dott.ssa CHIARA CAMERANI

Area psicologia breve strategica, sessuologia, terapia di coppia, consulenze tecniche – Centro Italia

Psicologa a indirizzo breve strategico, si è laureata nel 2000 in Psicologia Clinica e di Comunità presso Università “La Sapienza” di Roma e perfezionata con un intenso percorso di studi post-universitari mirati all’approfondimento di temi relativi alla psicologia, alla terapia breve, al comportamento, alla comunicazione efficace ed al miglioramento personale. Iscritta all’albo degli psicologi del Lazio dal 2002.

In ambito psicologico si diploma come educatore sessuale nel 2000 e consegue due master biennali: nel 2003 il Master in Psicoterapia Breve Strategica presso il Centro di terapia strategica di Arezzo e nel 2007 Master di II livello in Psicopatologia e trattamento del Sexual Offender presso Federpsi e Progetto Bambino. Nel 2006 ottiene l’Abilitazione come Esperto Ex Art. 80 Ordinamento Penitenziario.

Da oltre dieci anni svolge attività di consulenza, formazione e sviluppo sui temi inerenti la psicologia, la prevenzione, la formazione e le strategie e le tecniche di comunicazione efficace applicate alla vita personale ed alla professione.

Conscia dell’importanza della comunicazione nella relazione terapeutica nel 2011 si diploma in Programmazione neurolinguistica (I livello) e comunicazione efficace presso Nexolution e Cepic, formandosi con Mario Maresca, Trainer Internazionale di Programmazione Neuro-Linguistica (NLP), allievo di Richard Bandler e John Grinder, i due co-creatori della disciplina.

In ambito organizzativo ha lavorato presso istituzioni dello Stato, privati e istituti universitari.

Nel 2002 fonda il Cepic – Centro Europeo di Psicologia Investigazione e Criminologia, di cui Direttrice e responsabile organizzativo sperimentando con successo partnership con Università, Forze dell’Ordine, Enti pubblici ed organizzazioni in genere, grazie a programmi innovativi e attenzione alle richieste dei clienti.

Direttore scientifico dei corsi semestrali di Criminologia realizzati da Cepic in attività di formazione coordinata con il 4°CTP – Centro territoriale per la formazione degli adulti, Ministero dell’Istruzione.

Negli anni ha svolto attività di docenza (master e corsi di aggiornamento e specializzazione) presso Università e Istituzioni pubbliche e private, tre le principali: ISTI – Istituto Superiore Tecniche Investigative dell’Arma dei Carabinieri, Università La Sapienza, Università dell’Aquila, Istituto Beck, ECampus, Provincia di Lecce e Viterbo, Comune di Roma, IUSVE Istituto Universitario Salesiano di Venezia e Mestre, Luiss Guido Carli, Questura di Roma, IPA International Police Association, Reparto analisi criminologiche dell’Arma dei Carabinieri, Ministero Pari opportunità, Scuola di Polizia Penitenziaria, Azienda ospedaliero universitaria S. Maria della Misericordia – Clinica Psichiatrica AOU Udine, Università Europea Roma, Università di Tor Vergata e Laborform.

E’ stata inoltre formatrice e docente per “Sembra un gioco – Progetto di prevenzione della pedofilia nelle scuole” realizzato dalla Cooperativa tre – formazione e ricerca, con i contributi di Enti e Istituzioni Pubbliche

Per quattro anni ha detenuto la cattedra di “Storia e sociologia dei costumi sessuali” alla facoltà di Psicologia, presso l’Università dell’Aquila. È tutt’ora cultrice della materia per la cattedra di criminologia e psicopatologia forense presso l’ECampus. È docente presso i master di criminologia e sessuologia dell’Istituto Universitario di Venezia e Mestre e il master di Cybercriminologia di Tor Vergata.

Scrive, pubblica e collabora con Polizia Moderna, Focus, Rai, Canale 5, Radio Monte Carlo, Rai Radio uno, Sky. Autrice del libro “Cannibali, le pratiche proibite dell’antropofagia” edito da Castelvecchi, e del recente “Satanismo tra mito e realtà” edito da Armando editore e di articoli scientifici.

In ambito giuridico e criminologico è abilitata all’ insegnamento ed alla somministrazione della PCL-R Psychopaty Checklist Revised di Robert Hare e specializzata in condotte sessuali devianti.

Per il Cepic è coordinatrice del progetto SPIRIT finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020 nell’Area SECURITY-FCT (Fight against Crime and Terrorism) come RIA (Research and Innovation Action) con finalità di contrasto al crimine e al terrorismo.

SPIRIT è costituita da 17 partner provenienti da 9 Paesi e comprende Forze di Polizia, università e imprese. Scopo di SPIRIT è quello di sviluppare una metodologia, con relativo software atto a coadiuvare gli investigatori delle Forze di Polizia nella risoluzione delle molteplici identità usate per scopi criminali e terroristici attraverso l’avvio di ricerche complesse su tutti i tipi di dati sorgente così da far progredire le investigazioni tramite la proposta di indizi e spunti attraverso un processo di collaborative reasoning.


Dott.ssa SANTA CARIDI

Area psicologia, psicodiagnostica, psicoterapia, geriatria – Sud Italia

È psicologa, psicoterapeuta e Analista Transazionale Socio Cognitiva (CTA). Esperta in psicodiagnostica, neuropsicologia e psicopatologia forense.

Si occupa di adolescenti, adulti e terza età.

Riceve su appuntamento a Reggio Calabria e presso il Policlinico Madonna della consolazione (appuntamento presso Cup)

3200813978 – Cup 0965 850327


Dott. ANDREA TAMBURRINI

Area psicologia cognitivo comportamentale, infanzia e adolescenza, psicodiagnostica– Centro Italia

Nella libera professione, che esercito da oltre 13 anni, svolgo attività di valutazione, consulenza e terapia per adulti, famiglie e minori che chiedono assistenza.

Ho particolare padronanza nel colloquio clinico e nelle procedure di valutazione testistica, sia strutturate che proiettive (SCID-II e Test di Rorschach secondo l’Exner Comprehensive System fra le altre).

Utilizzo tecniche terapeutiche del repertorio della psicoterapia cognitivo-comportamentale standard di Beck, di quella cognitivo-comportamentale metacognitivo-interpersonale di Wells e Semerari e della Schema-Therapy di Young, che permettono nell’insieme di operare efficacemente anche nei casi più gravi.

Nell’ambito dell’infanzia e dell’adolescenza ho partecipato alla valutazione psicologica e all’impostazione del piano terapeutico di oltre 450 minori e ho condotto la valutazione e la terapia per oltre 80 di loro, arrivando al raggiungimento degli obiettivi di benessere e reinserimento sociale entro uno-due anni di trattamento in oltre il 60% dei casi. Naturalmente la terapia con i minori coinvolge sempre anche i genitori, i quali vengono aiutati a sviluppare le opportune competenze educative e psicologiche che li rendono, di fatto, dei co-terapeuti indispensabili al buon esito del trattamento.

3394592418  andrea_tamburrini@yahoo.it


Dott. FABIO BENATTI

Area psicologia, psicodiagnostica, sessuologia – Nord Italia

contattare la CEPICSEGRETERIA@YAHOO.IT


PER SAPERNE DI PIU’: COSA S’INTENDE PER PSICOTERAPEUTA STRATEGICO O PROBLEM SOLVER STRATEGICO?

(Tratto da NEWSLELTTER CTS)

‘Il terapeuta / problem solver strategico svolge il ruolo di aiutare i clienti ad aiutare se stessi a raggiungere obiettivi o a trovare soluzioni.’

 PER SAPERNE DI PIÙ :  stralci di una intervista realizzata In occasione del 2° Convegno Europeo di Terapia Breve Strategica e Sistemica, PsicoLAB intervista il Professor Giorgio Nardone, Psicologo, Psicoterapeuta, fondatore assieme a Paul Watzlawick del Centro di Terapia Strategica di Arezzo e M. Cristina Nardone, Communication and Managing Director dello stesso Centro.

 “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre ma nell´avere nuovi occhi”

(Marcel Proust)

L’approccio strategico non è semplicemente una teoria e un metodo psicoterapeutico ma una vera e propria scuola di pensiero su “come” le persone si relazionano con se stesse, con gli altri e con il mondo. La realtà che ognuno di noi percepisce, i problemi che si creano e le patologie che si formano, sono il frutto delle modalità con le quali ognuno di noi si rapporta a tale realtà: non esiste una “unica” e “vera” realtà ma tante quante sono le nostre interazioni con tutto ciò ci circonda: “ognuno costruisce la realtà che poi subisce”.

Partendo da questa prospettiva i disturbi mentali sono il risultato di un modo “disfunzionale” di percepire e reagire a quella realtà che noi stessi, con le nostre azioni, ci siamo costruiti; ma se all’interno di tale processo cambiano le nostre percezioni e le nostre reazioni, “coerentemente”

cambieranno anche le nostre resistenze. Condurre ad esperire, mediante stratagemmi e raffinate forme di suggestione, “nuove” percezioni di realtà, arresterà quel sistema circolare che rende persistente il problema e produrrà un concreto “cambiamento” nella sfera comportamentale, cognitiva ed affettiva di ognuno di noi. La “storia clinica” del paziente diviene un mezzo “strategico” per risolvere il problema e non una procedura terapeutica tradizionalmente indiscussa.

È ormai accettata quasi all’unanimità l’idea che ogni terapia sia in grado di “funzionare” perché ciò che realmente cura è la relazione che si stabilisce tra paziente e terapeuta. Per quanto riguarda la Terapia Breve Strategica, qual’è, per così dire, il suo “principio attivo”?

Anzitutto vorrei dirvi che coloro che sostengono che tutte le terapie funzionano hanno ragione ma fino ad un certo punto… Probabilmente parlano in termini di efficacia non di “efficienza” ma c’è una differenza sostanziale tra “dieci anni” e “dieci sedute”.

Nella Terapia Breve Strategica ogni singola manovra è strategicamente orientata, ciò sta a significare che è orientata all’obiettivo da raggiungere e non alla teoria da difendere …semmai è proprio questo ciò che va ad incentivare la “relazione” con il paziente.

Ricerche internazionali più approfondite sui fattori di efficacia delle psicoterapie hanno individuato 3 fattori predittivi di una psicoterapia che funziona: le aspettative del paziente, l’effetto placebo, la tecnica specifica.

Perciò le ricerche al Centro di Terapia Breve Strategica si orientano in direzione delle tecniche per amplificare le aspettative del paziente, instaurare una relazione effettivamente terapeutica, utilizzare l’effetto placebo, selezionare le strategie finalizzate al cambiamento.

Non a caso i risultati terapeutici raggiunti attraverso metodi di Psicoterapia Breve Strategica evidenziano il maggior livello di efficacia ed efficienza (88% di casi risolti in sette sedute misurati nell’arco di 10 anni su 3482 casi).

Bateson affermava che: “il compito della scienza è costruire soluzioni per specifici problemi”; dal 1985 il suo Centro compie ricerche allo scopo di mettere a punto modelli avanzati e protocolli specifici di trattamento per particolari forme di patologia, quali i disturbi fobico-ossessivi e i disordini alimentari. Che cosa ci può dire, oggi, riguardo ai risultati ottenuti in questi specifici disturbi?

I nostri protocolli di trattamento hanno dimostrato essere, alla prova dei fatti, la migliore terapia per queste patologie.

Basti considerare che nel disturbo di attacchi di panico abbiamo ottenuto il 95% dei casi risolti.

Inoltre, siccome “sono le soluzioni che ci spiegano il problema” grazie alla messa a punto di tecniche orientate allo sblocco, che si adattassero alle specifiche caratteristiche delle patologie, si sono venuti a specificare nuove categorie diagnostiche. Per esempio, la sindrome da “Vomiting”, il mangiare per vomitare, ormai rappresenta una categoria diagnostica a sé. Prima d’ora nella letteratura scientifica – e tuttora in autori non aggiornati – questa patologia caratterizzata da specifici meccanismi di formazione e persistenza, veniva fatta rientrare nella categoria diagnostica della Bulimia Nervosa… non c’è da stupirsi se gran parte di questi casi un tempo venivano dichiarati “incurabili”…!

Con questo voglio dire che per conoscere come un problema funziona non è sufficiente l’osservazione esterna, ma è necessario agire in modo da cambiarne il funzionamento.

Alcuni autori affermano che le terapie di lunga durata sono in grado di produrre cambiamenti duraturi nei soggetti perché la relazione di Attaccamento che si stabilisce tra paziente e terapeuta è in grado di modificare i loro Modelli Operativi Interni. Nella Terapia Breve Strategica può accadere altrettanto?

Prima di tutto chi pensa che la terapia debba basarsi sull’attaccamento si dimentica tutti i pericoli di una dipendenza dal terapeuta, così come prende per vera una teoria tutta da dimostrare.

L’ipotesi dell’attaccamento pone un assoluto terapeutico di una rigidità monumentale, Nietsche diceva “tutto ciò che è assoluto appartiene alla patologia” …comprese alcune teorie.

Come detto prima, gli elementi rilevati dalla ricerca internazionale che rendono “terapeutica” una relazione terapeuta paziente sono quelli già citati: le aspettative del paziente, l’effetto placebo, la tecnica specifica, tutti considerati obiettivi di ricerca per mettere a punto strategie più evolute.

Una psicoterapia che concretizzi un ‘cambiamento’ in tempi brevi, attua a risolvere complicati, persistenti e sofferti problemi mediante soluzioni ‘apparentemente’ semplici, pare rispondere precisamente alla richiesta sociale di questa epoca.

Professor Nardone, quanto questo ha influito sullo sviluppo del suo modello e sul perfezionamento del suo metodo? Quale ‘futuro’ per la Terapia Breve Strategica?

Devo dire che la caratteristica di ‘semplicità’ e ‘brevità’ propria dei miei metodi risponde più che altro alle leggi naturali del cambiamento e che la richiesta sociale di avere a disposizione cure risolutive appartiene a questa epoca e a tutte le altre e direi anche che sia legittima…

‘Il futuro della Terapia Breve Strategica?’ Il futuro è già arrivato.

La formazione in psicoterapia strategica: Il centro di terapia strategica di Arezzo

Come capire se è la mia scuola?

Il modello di riferimento della scuola prevede la metodologia didattica dell’imparare facendo, tesa a privilegiare gli aspetti esperenziali per un più veloce e proficuo apprendimento. I momenti di lezione teorica saranno affiancati ad esercitazioni, osservazione e supervisione guidata di casi clinici.

Il gruppo degli alunni è guidato al miglioramento delle competenze comunicative e relazionali, attraverso attività propedeutiche allo sviluppo di specifiche capacità.Attraverso la metodologia dell’imparare facendo si consente di sviluppare la propria capacità di osservazione e rilevazione di specifici comportamenti all’interno del contesto clinico, per poi attualizzare quanto appreso e farlo diventare acquisizione da trasferire nel proprio contesto lavorativo

Perchè scegliere questa scuola?

E’ particolarmente indicata per chi intenda lavorare in concreto e nel presente con strumenti terapeutici efficaci ed efficienti ed in continua evoluzione.